VANGELO DOMENICA 10 OTTOBRE 2021                                    

INTRODUZIONE
...un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?».
 
Gesù risponde sempre in modo molto chiaro. Credere, vivere e mettere in pratica le sue Parole, è questione di fiducia e di amore, non di obbedienza cieca. La fede, nutrita dalla Parola, da un ascolto sincero e intelligente, apre orizzonti nuovi e meravigliosi per ognuno, perché ci fa sentire conquistati da una proposta di amore, quella che il Padre ha per noi, lo stesso amore che in Gesù si è manifestato in tutto il suo splendore.

Il vangelo di oggi ci presenta un ragazzo ricco che ritiene di avere tutto nella vita e questo tutto è meritato; poiché egli realizza tutto ciò che implica l’osservanza della legge. Ma percepisce che manca a questa vita qualcosa che la renda “perfetta” e sembra apparentemente disposto a tutto per renderla tale. Quel ragazzo sapeva che pur possedendo il meglio di ciò che il mondo offre, non aveva la vita eterna. Sapeva di non essere salvato. Sapeva di non essere pronto per il giudizio che ognuno deve affrontare dopo la morte, giudizio in cui Dio dichiara quale sarà la condizione di ogni persona per tutta l'eternità. Quindi, gettandosi ai piedi di Gesù, egli gli chiese in che modo poter avere la vita eterna e la risposta di Gesù lo spiazza dividendo il suo cuore: abbandonare tutto e seguirlo. Ma il suo atteggiamento non sorprenderà Gesù che ha guardato prima di tutto il suo cuore comprendendo che non fosse ancora pronto per quello che chiedeva.
Il giovane ricco non ha un nome perché può essere ognuno di noi e adesso vi pongo questa domanda: se dovessimo in fretta e furia preparare una valigia per un viaggio che cosa porteremmo con noi?
 
Possiamo mettere nella valigia solo tre cose ed io immagino che saranno le seguenti.
 
Cellulare: ebbene si! Non potremmo mai dimenticare il cellulare che oramai è diventato parte della nostra vita. Lo usiamo per giocare, per comunicare con gli amici e anche per studiare. Ma il cellulare ha bisogno di qualcosa di essenziale per funzionare.
Batteria: il cellulare non funziona se la sua batteria è scarica e non possiamo ricaricarla. Un po’ come la nostra vita: se non riusciamo a dare il giusto tempo e valore alle cose finiremo per sprecarlo andando dietro a cose futili perdendo l’essenziale.
  
PostePay: non possiamo intraprendere un viaggio e non aver con noi la possibilità di comprare ciò che ci è utile per affrontarlo. Ma la PostePay funziona con una serie di numeri in sequenza.
Codice: se non ricordiamo il codice non possiamo utilizzare la PostePay che rimarrebbe inutilizzata. Il codice è l’elemento essenziale. Anche noi abbiamo il nostro codice segreto per parlare con Gesù che è la preghiera, ma spesso lo dimentichiamo perché distratti da altro.
  
Legge: (una nostra regola di vita) il giovane ricco ha messo in valigia il libro più importante per la sua vita; egli si ritiene un attento osservatore della legge di Dio. Ma ha dimenticato ciò che è essenziale e come realmente si osserva la legge.
Cuore: il giovane ricco ha smarrito il vero senso dell’osservanza della legge. Osservare la legge significa viverla e accoglierla nel cuore, comprendere la volontà di Dio e realizzarla nella nostra vita. 
 
La batteria, il codice, il cuore rappresentano ciò che è essenziale per raggiungere qualcosa. Il giovane ricco nel fare la domanda a Gesù aveva la consapevolezza di essere vicino alla sua meta ma di non averla ancora raggiunta. La risposta di Gesù lo spiazza, divide il suo cuore: deve abbandonare tutto per poter un giorno entrare nella vita eterna. Così dovremmo fare anche noi dovremmo incominciare a rinunciare al superfluo per lasciare che ciò che ci circonda sia lo strumento per raggiungere la vita eterna e non ciò che ci allontana da essa.