Chi desidera richiedere la
- Confessione
- Comunione
- Unzione degli Infermi 
per gli anziani e per i malati può contattare 
don Davide, 
don Peppe 

        Confessione Comunione Unzione a casa

    ACCOMPAGNARE I NOSTRI CARI AL SIGNORE

  
La malattia, la morte, il funerale e il ricordo dei defunti sono argomenti di cui non si parla volentieri, eppure riguardano situazioni decisive che toccano intensamente la vita delle persone e delle famiglie. 
Come Comunità parrocchiale, riteniamo opportuno dire qualcosa al riguardo per orientare cristianamente lo sguardo su queste realtà, particolarmente in un tempo di profondo smarrimento com'è quello che stiamo vivendo proprio riguardo ai più alti valori dell'esistenza, al senso del vivere, del soffrire e del morire.
Soprattutto in questo tempo ci è caro ripetere il Vangelo della speranza e quella parola tante volte ripetuta nella Sacra Scrittura: 
"Non temete!" (Vangelo di Matteo 28,10);
"Perché cercate tra i morti Colui che è vivo: non è qui, è risorto" (Vangelo di Luca 24, 5). 
Grazie a Gesù questa parola evangelica si può dire di tutti i nostri cari defunti. 
Rinnovando la nostra vicinanza alle famiglie nel momento della sofferenza, cogliamo questa occasione per dare alcune indicazioni pratiche relative alla cura pastorale della malattia, della morte e della memoria dei defunti.
 

LA MALATTIA GRAVE O L'INFERMITA'

"Signore, se tu vuoi puoi guarirmi" (Vangelo di Marco 1,40).
Il Sacerdote, accompagnando le diverse stagioni della vita delle persone, desidera essere presente, per quanto possibile, anche nel tempo della malattia grave o della infermità, per offrire la cura spirituale a chi non è più in grado di uscire di casa per recarsi in chiesa.
 
La visita e la Santa Comunione ai malati e agli anziani
Su invito degli interessati o dei familiari, periodicamente (ordinariamente nei giorni che precedono il primo venerdì da ottobre a giugno) il Sacerdote può portare in casa il conforto spirituale della Confessione e della Comunione. 
Su invito degli interessati o dei familiari è possibile accordarsi con il Sacerdote per la Confessione a casa in altri momenti oltre a quelli sopra indicati.
Per chi lo desidera c'è anche la possibilità di ricevere la Comunione portata, con maggior frequenza, da un diacono o da un laico ministro straordinario dell'Eucaristia.
 
Quando si ritiene opportuno si può chiedere al Sacerdote il Sacramento dell'Unzione degli Infermi, grazia e forza di Dio nel tempo della debolezza, segno di fede e di speranza nell'aggravarsi della malattia, gesto di conforto cristiano nella prossimità della morte. 
È bene tuttavia che la Santa Unzione sia chiesta per tempo (così che non sia sempre "estrema") e che, se possibile, sia un momento di preghiera partecipato dai familiari, in unità con la Chiesa. 
In occasione della Confessione e della Comunione del Primo Venerdì del mese di febbraio, il sacerdote si rende disponibile per l’amministrazione del Sacramento dell’Unzione degli Infermi.
 

DALLA MORTE AL FUNERALE

"Portavano a seppellire un morto e molta gente della città era accanto alla madre. Vedendola, il Signore Gesù ne ebbe compassione e le disse: non piangere!" (Vangelo di Luca 7,11).
Quando la morte entra in una famiglia è sempre un momento delicato e di forte sofferenza.
Il Sacerdote vuole essere vicino alla famiglia per portare una parola di fede e di conforto, nel nome del Signore e anche da parte della comunità cristiana.
 
La visita in casa
Alla morte di una persona è bene che i familiari prendano contatto con la parrocchia. 
Quando il defunto è in casa, il Sacerdote viene per una benedizione ed eventualmente consegna un testo utile per la preghiera in famiglia.
 
La preghiera serale
È bene che in un momento serale i familiari, i parenti, gli amici e i vicini si ritrovino in casa per un momento di preghiera, che può essere il Rosario o altra preghiera.
 
Benedizione del defunto a casa (o presso la “Sala del commiato”) e corteo funebre
Il sacerdote prima della chiusura della bara benedice la salma alla presenza dei familiari.
A conclusione della benedizione, parte il corteo funebre dalla casa (o dalla “Sala del commiato”) alla chiesa.
 
Il funerale
È il momento intenso e significativo durante il quale - mentre nella preghiera portiamo al Signore chi ci ha lasciato - professiamo la nostra fede in Gesù Cristo morto, risorto e vivente nell'eternità, dove sono anche i nostri cari defunti.
La celebrazione si svolge secondo la liturgia funebre ed è uguale per tutti. 
Eventuali commemorazioni o preghiere - scritte e precedentemente concordate con il celebrante - possono aver luogo al termine del rito.
È cosa buona che i familiari del defunto, se possibile, partecipino alla celebrazione facendo la Santa Comunione, premettendo opportunamente la Confessione che può avere luogo secondo gli orari della Parrocchia.
 
Le condoglianze
Ci sono diversi momenti per le condoglianze ai familiari: presso la casa, fuori dalla chiesa prima del funerale o dopo la conclusione della Santa Messa sul sagrato; non è opportuno invece che avvengano in chiesa prima dell’inizio della Santa Messa o mentre si passa per la Comunione durante la Messa.
Al termine della Messa – prima della benedizione finale – si recita la preghiera di benedizione del defunto e la preghiera di congedo. 
Al termine della Messa il feretro esce dalla chiesa dietro al quale si forma il corteo a cominciare dai familiari, seguiti da tutte le altre persone presenti. 
All'esterno della Chiesa, raggiunto il carro funebre, sarà possibile fare le condoglianze ai familiari del defunto. Successivamente al saluto dei familiari, in forma privata si avvierà il corteo funebre dalla chiesa al cimitero.
 
La cremazione
Sempre più di frequente il defunto viene portato alla cremazione. Tuttavia il funerale si celebra sempre con la presenza della salma: è il segno del corpo onorato nella sua interezza con l'acqua battesimale e – possibilmente - con l'incenso. La scelta della cremazione è accettata anche dalle norme ecclesiali, purché non avvenga in spregio alla dottrina cristiana della risurrezione dei morti, anche se la Chiesa - per ininterrotta tradizione - preferisce la sepoltura. Per lo stesso motivo non si ritiene coerente con la fede cristiana la "dispersione delle ceneri" o la loro conservazione in casa, seppur permesse dagli attuali regolamenti civili.
 

IL RICORDO E LA PREGHIERA PER I DEFUNTI

"Essi sono nelle mani del Signore, sono nella pace e vivono in Dio" (Libro della Sapienza 3,1).
È nella nostra tradizione cristiana il ricordo dei defunti con la preghiera e con la celebrazione della Santa Messa in suffragio. 
 
Al riguardo la Comunità parrocchiale ricorda il defunto durante le Sante Messe della domenica successiva al funerale.
 
Nel TRIGESIMO (a trenta giorni dalla morte), nell’ANNIVERSARIO o in altre circostanze la famiglia può chiedere la celebrazione di Sante Messe di suffragio (data e orario vanno concordati con la Segreteria parrocchiale).
 
Nell’ANNIVERSARIO la Comunità parrocchiale - prima dell’inizio della Santa Messa feriale - ricorderà nominativamente i defunti dal 1992 in poi.
 
 
La sofferenza e la morte dei nostri cari diventino occasione di riflessione, di condivisione solidale del dolore, di preghiera e di rinnovata fede in Cristo Signore dei vivi e dei morti.
 
                                                                                                                                                  La Comunità parrocchiale
 
  
Queste disposizioni sono attualmente in vigore.
L'esperienza ci indicherà se e dove apportare eventuali modifiche.