In “Dialogo” con la Parrocchia da oltre 20 anni
Storia di un giornale che ha accompagnato per mano la vita  della comunità parrocchiale
 
Il nostro e vostro giornale ha ormai una vita molto lunga. Quante storie, avvenimenti, eventi straordinari, vita comunitaria di tutti i giorni dal lontano 1987! Quante trasformazioni, per la comunità parrocchiale e per la città di Eboli! In quei giorni nasceva la Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù e San Berniero, parroci don Nello Senatore e don Giuseppe Giordano. La chiesa? Un prefabbricato pesante. Locali parrocchiali? Nessuno. Anzi no: un container. Attività? Ancora nessuna. Anzi no: celebrazione della S. Messa e dei Sacramenti e un inizio di catechismo. Comunità parrocchiale? Tre persone e due parroci. Tutto da iniziare, da pensare, da progettare. Ma don Nello e don Giuseppe sono persone dalla testa e dal cuore fervidi. Occorreva costruire tutto, ma una delle urgenze era arrivare a tutti. Ed ecco l’idea: un giornale, da distribuire a tutte le famiglie della parrocchia. Gratuitamente. A quale scopo? Raccontare la vita della comunità parrocchiale, la sua crescita, la sua evoluzione. Raccontare la storia e le storie dei “parrocchiani”. Dare un messaggio di speranza. Raccontare come Gesù parla anche a chi è lontano o indaffarato. Non doveva essere un giornale di cronaca o di politica o di costume. Ne esistevano già. Non doveva avere ambizioni al di là della parrocchia. Non doveva essere una “testata” professionistica o di professionisti. Su di essa non avrebbero scritto grandi giornalisti. Doveva essere uno strumento fatto dalla comunità parrocchiale per la Parrocchia. Così è stato in questi diciassette anni.
Ma torniamo all’inizio. Eravamo all’idea del giornale. Come realizzarlo? Non c’erano né strumenti né soldi. Ci si poteva fermare per così poco? In una cantina, di notte, armati di fogli bianchi, colla, forbici e una vecchia, gloriosa macchina da scrivere producevamo i nostri “collage”. Si scriveva il “pezzo” con la Olivetti, lo si ritagliava, lo si incollava sul foglio bianco, poi si passava al pezzo successivo. Le foto? Anch’esse ritagliate e incollate. Disegni e vignette? Rigorosamente fatti a mano, ritagliati e incollati. Prodotta la pagina, se era soddisfacente si passava ad un altro glorioso strumento: il ciclostile. Il computer sarebbe arrivato molto tempo dopo, ma che belle quelle notti con le mani sporche di colla e di inchiostro! Ricordo ancora i primi numeri, così artigianali, e i momenti in cui venivano distribuiti casa per casa. Le facce attonite che si chiedevano cosa fosse questa novità. “Cos’è, una pubblicità?” “No, è il giornale della Parrocchia del Sacro Cuore!”, rispondevamo orgogliosi. “Dobbiamo qualcosa?” “No, è gratuito!”, rispondevamo ancora più orgogliosi. E numero dopo numero sempre più persone aspettavano il giornale, e sempre più persone lo leggevano. La comunità parrocchiale cresceva. Ed il giornale con essa. Il primo numero era formato da quattro misere facciate formato A4. Ma ad ogni nuova uscita il numero delle pagine cresceva. Una comunità in crescita ha sempre più cose da comunicare e condividere.
Ripercorro con la memoria questi diciassette anni, e mi vengono in mente alcuni titoli di prima pagina del giornale, a scandire i momenti più significativi della comunità parrocchiale.
Dicembre 1992: “Toto parroco” di don Giuseppe Guariglia e “Alla base di tutto c’è l’amore” di don Nello Senatore. Don Giuseppe Guariglia subentra a don Nello Senatore alla guida della comunità.
Aprile 1994: “Buona Pasqua dallo Zaire” di Carmine Paciello e Nuccia De Gennaro. Carmine e Nuccia compiono il primo viaggio missionario a Goma, in Zaire.
Giugno 1994: “Grazie, Eccellenza”, firmato dalla Comunità.  Sua Eccellenza Mons. Gerardo Pierro, Arcivescovo della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno posa la prima pietra della nuova chiesa parrocchiale del Sacro Cuore.
Settembre 1995: “Nuova chiesa al Rione Pescara”, firmato dalla Redazione. Il 3 settembre l’Arcivescovo Mons. Gerardo Pierro inaugura la nuova chiesa parrocchiale.
Dicembre 1995: “In ricordo di don Angelo” di Sonia Mirra. Don Angelo Visconti raggiunge la casa del Padre. Ma dentro ad ognuno di noi restano vive la gioia, l’armonia, l’allegria, la gioia di vivere che ha sempre saputo donare.
Ottobre 1996: “Benvenuto don Paolo!” di Sonia Mirra. Il 14 giugno 1996 don Paolo Castaldi entra in parrocchia come parroco in solidum.
Marzo 1997: “Il primo Santo zingaro” di don Mario Riboldi. Il 4 maggio 1997 viene beatificato da Giovanni Paolo II° Ceferino Jimenéz Malla.
Aprile 1998: “70° Anniversario della Consacrazione di Eboli al Sacro Cuore di Gesù” di Monica Tedesco e Paola la Torraca e “Inaugurato l’Auditorium Vincenzo Favale” di Cosimina Pili. L’Arcivescovo rinnova l’affidamento della città al Sacro Cuore di Gesù. Il nuovo Auditorium viene inaugurato il 23 marzo 1998.
Luglio 1998: “Per non dimenticare” di don Paolo Castaldi. Il 5 maggio 1998 la tragedia dell’alluvione a Sarno.
Ottobre 1999: “È iniziata la Missione Popolare Parrocchiale” di Paolo Sgroia. Il 5 ottobre inizia la missione che porta i missionari laici della comunità nelle famiglie della Parrocchia.
Dicembre 1999: “Giubileo dell’anno 2000”. Al grido di “Spalancate le porte a Cristo” inizia l’anno del Giubileo.
Aprile 2001: “Indetto l’Anno Eucaristico Diocesano”. L’Anno Eucaristico, indetto da Mons. Gerardo Pierro, ha inizio con l’Epifania del 2001 e si conclude il 6 gennaio del 2002.
Luglio 2002: “Procedono i lavori del nuovo Centro Sportivo Sacro Cuore” di Paolo Sgroia. Un altro sogno in costruzione, che vedrà la sua realizzazione con l’inaugurazione dell’11 maggio 2003.
Marzo 2004: “VIII° Festival di San Berniero”, edizione straordinaria. Il 27 marzo si celebra l’ottava edizione di questo evento entusiasmante, che coinvolge tutta la comunità parrocchiale.
Luglio 2004: “Inaugurato il Centro Arcobaleno” di Paolo Sgroia. Domenica 2 maggio ha avuto luogo l’inaugurazione dei locali: 800 metri quadrati per un fiume di attività!
Ecco, questi sono solo alcuni momenti: tanti altri ne ho dimenticati o omessi per motivi di spazio. Ma già questo elenco da l’idea di come Dialogo abbia accompagnato la comunità parrocchiale. E ora il giornale ha la sua nuova casa! All’interno del Centro Arcobaleno c’è infatti la nuova sede di Dialogo. Siamo certi che sarà un nuovo trampolino di lancio per far sì che il giornale diventi sempre più un ponte tra la chiesa e il suo territorio.